Momenti di terrore per gatta e umana.
Un Racconto vero narrato dalla protagonista, cioè: Lua
Oggi ho avuto un grande pavento!
Un enorme, gigantesco, tremendo pavento.
E ve lo racconto io, Lua, la gatta elegante e un po’ troppo curiosa che vive qui a Whitewillow.
(Mi piace raccontare le cose dal mio punto di vista, perché, diciamolo, noi gatti sentiamo tutto con più intensità.)
Ero in giardino, intenta in un’attività fondamentale: dare la caccia a una vespa!
Una cosa seria, eh. Mi stava disturbando, ronzandomi attorno mentre prendevo il sole!
Ma quella mostruosità alata mi ha punto in bocca!
Presaaaa dal panico ho fatto una corsa disperata verso casa, ma nel farlo mi sono infilata sotto un porta vaso a tre gambe, tutto riccio e pieno di ghirigori.
Sono rimasta incastrata! E non solo: l’ho trascinato con me, fino alla porta d’ingresso, facendo cadere e rompere il vaso preferito di mamma Monica. (Ops.)
Mi sono arresa, mi sono buttata a terra, con il coso addosso, e mamma Monica finalmente è riuscita a prendermi.

Avevo male alla bocca, ero paventata a mille. Mamma Monica, Paventata anche lei eh. Io continuavo e dimenarmi e mi arrotolavo sempre di più dentro a quello scafandro paventoso. Soffiavo e volevo mordere chiunque mi si avvicinasse, compresa mamma Monica!
Gli altri gatti sono accorsi tutti, preoccupati per lei: pensavano che volessi farle del male, e si sono messi in modalità guardia del corpo, ad attaccare me, che ero già immobile e paventata a morte
Hanno pure provato a picchiarmi, quei tontoloni, se mamma non li avesse mandati via tutti, con fermezza, ma sempre calma eh, mamma Monica è stata brava.
Intanto mi teneva stretta, cercando di capire dove finivano io e dove cominciava quel maledetto treppiede.
Mi parlava con voce calma, dolce, piena d’amore, e pian piano mi sono tranquillizzata… per cosi dire.
Alla fine, con pazienza e ingegno, mi ha svitata fuori dal porta vaso e… sono tornata libera.
(E ho anche collaborato, eh. Un pochino… diciamo)
È la seconda volta che finisco nei guai: la prima ero riuscita a infilarmi un dito nel termosifone sotto la sua scrivania. Anche lì ho urlato, ho soffiato, mi sono agitata. E anche lì mamma Monica mi ha salvata. Poi ha coperto tutti i buchi del termosifone con delle cose bianche, così ora è a prova di Lua combina guai.
Diciamo che il peggio è finito… diciamo… è tutto il giorno che mi fa le coccole in continuazione, mi da delle leccornie, mi controlla la bocca, mi guarda con gli occhi pieni di amore.
Mi sento proprio la principessa di casa.
(Anzi, lo sono.)
Quasi quasi… domani mi infilo in un altro pasticcio…
hihihi
Con amore,
Lua Hailstorm Whitewillow, gatta avventurosa, paventata ma sempre regale.
(e con una mamma che non mi lascia mai sola)