Cistite, calcoli, insufficienza renale: tutto parte da lì…
… Dall’acqua che manca e da un consiglio, sbagliato.
Ho ricevuto una telefonata da una delle famiglie adottive di un mio cucciolo Maine Coon. Il piccolo – ormai prossimo a compiere un anno – aveva lasciato dentro una scatola, tracce di urina mista a sangue. Spaventati, lo hanno portato subito dal veterinario: la diagnosi è stata cistite.
Parlando insieme, ho chiesto se stessero continuando a seguire l’alimentazione che avevo consigliato al momento dell’adozione.
La risposta mi ha lasciata senza parole: solo crocchette, con cibo umido offerto una sola volta alla settimana, su indicazione del veterinario:
“Il veterinario mi ha detto che così beve di più”, mi ha spiegato in buona fede.
Alimentazione del Maine Coon: solo crocchette o anche umido?
Che tu abbia adottato un Maine Coon o un altro gatto, la domanda è sempre la stessa:
meglio il cibo secco o l’umido?
E soprattutto: quali sono i rischi di una dieta sbilanciata nel gatto?
Da allevatrice e amante di questa meravigliosa razza, vedo spesso cuccioli crescere con abitudini alimentari sbagliate – non per negligenza, ma per disinformazione.
E purtroppo, un’alimentazione non corretta è una delle cause più frequenti di problemi urinari nei gatti, come cistite, calcoli e insufficienza renale.

I gatti e l’acqua: una relazione delicata
I gatti, specialmente i Maine Coon, non sono grandi bevitori per natura. Discendono da animali del deserto e hanno una percezione della sete molto bassa. In natura, assumono l’acqua mangiando prede, naturalmente ricche di liquidi.
Il cibo umido contiene circa l’80% di acqua.
Le crocchette raramente arriva al 10%.
Anche se un gatto che mangia solo secco ha sempre acqua fresca a disposizione, non riuscirà mai a idratarsi in modo adeguato.
Ribadiamo che il gatto è un carnivoro stretto: la sua dieta naturale sarebbe composta da carne, interiora e ossa, tutte fonti ricche di liquidi.
Il cibo secco, pur completo a livello nutrizionale, è quanto di più lontano esista dalla sua dieta biologica corretta.
Cosa succede nel corpo di un gatto che mangia solo cibo secco
Molti gatti sembrano in salute anche quando mangiano solo crocchette. Ma nel loro corpo possono accadere processi che mettono a rischio il loro benessere.
Ecco cosa succede davvero:
1. Disidratazione
Il gatto è un animale che tende a bere poco. Se riceve solo cibo secco, il suo organismo è costretto a concentrare l’urina per risparmiare acqua.
Il risultato? Urina più densa, meno abbondante, e più irritante per la vescica.
2. Cistite idiopatica
L’urina troppo concentrata può infiammare le pareti della vescica, causando dolore, bisogno frequente di urinare, e a volte sangue nelle urine.
È una condizione molto diffusa, soprattutto nei gatti giovani e maschi sterilizzati.
3. Cristalli e calcoli urinari
Quando l’urina è troppo densa e contiene eccesso di minerali, si possono formare cristalli (come struvite o ossalati), che a loro volta possono aggregarsi in calcoli.
Nei maschi, soprattutto, il rischio di ostruzione uretrale è elevato e può diventare un’emergenza veterinaria.
4. Sovraccarico renale
I reni, costretti a filtrare urine troppo concentrate ogni giorno, si affaticano nel tempo.
Questo può portare all’insorgenza dell’insufficienza renale cronica, una patologia comune ma spesso scoperta troppo tardi.
Tutto questo può essere evitato con una dieta corretta e ben bilanciata, che tenga conto dei reali bisogni del gatto: idratazione prima di tutto.

La dieta commerciale corretta per il tuo Maine Coon (e per ogni gatto)
Ecco cosa consiglio come base quotidiana:
2 o 3 pasti umidi al giorno, completi e di buona qualità (ricchi di proteine, senza cereali e zuccheri aggiunti)
Crocchette disponibili come spuntino, ma non come pasto principale
Acqua sempre fresca, preferibilmente in una fontanella
È semplice, ma cambia tutto e può fare la differenza tra una vita sana e l’insorgere di malattie silenziose e pericolose.
Esistono anche altre strade, come l’alimentazione casalinga o la dieta BARF, che possono essere valide ma vanno seguite solo con l’aiuto di un nutrizionista esperto o con il supporto dell’allevatore.
Ne parleremo presto, perché ogni scelta nutrizionale merita attenzione, conoscenza… e rispetto.
Ascoltare anche chi li conosce ogni giorno
La famiglia adottiva del mio cucciolo Maine Coon ha fatto tutto col cuore.
Si è fidata del proprio veterinario, ha seguito ogni consiglio con dedizione, certa di fare il meglio per lui. E come darle torto? Quando si ama un gatto, si fa tutto quello che si crede giusto per il suo benessere.
Proprio per questo è importante ascoltare anche chi vive questi gatti ogni giorno.
Chi li cresce, li osserva, li conosce nei dettagli.
Io non porto un camice, è vero.
Ma porto con me anni di studio, aggiornamenti continui, confronti con veterinari, nutrizionisti, comportamentisti e, più di tutto, l’esperienza quotidiana.
Nessuno da solo ha tutte le risposte.
Né un veterinario, né un allevatore.
Ma insieme possiamo davvero avvicinarci a ciò che è meglio per loro.
E forse, un giorno, la voce di chi alleva con coscienza avrà il posto che merita: accanto a quella di chi cura, per crescere gatti più sani, più felici e più compresi.

Proteggiamoli insieme
Se hai adottato un cucciolo Whitewillow, sai che non sei solo.
Io sono qui, con tutto il cuore e con la mia esperienza, per accompagnarti nel cammino di crescita del tuo piccolo.
Perché conoscere davvero i gatti è il primo passo per proteggerli e farli crescere sani e felici.
Con amore,
Monica Whitewillow